Perché gli antibiotici possono causare diarrea? I meccanismi alla base del fenomeno

Uomo che tiene in mano un rotolo di carta igienica

Gli antibiotici sono preziosi alleati della nostra salute, impiegati per le più svariate patologie infettive la cui causa è un batterio. Come tutti sappiamo, però, l’assunzione di un ciclo di antibiotici può talora essere accompagnata da una fastidiosa diarrea da disbiosi intestinale, la quale causa non solo di alterazioni dell’alvo ma anche altri sintomi gastrointestinali quali dispepsia (difficoltà di digerire), gonfiore addominale, nausea e talvolta vomito. Si calcola che la diarrea da antibiotici interessi circa il 5-30 per cento dei pazienti durante l’utilizzo di tali farmaci, e talvolta può presentarsi anche entro due mesi dal termine del trattamento.

I principali fattori di rischio

Sembra esistano alcuni fattori predisponenti per la diarrea da antibiotici:

  • essere immunodepressi;
  • avere più di 60 anni;
  • essere ospedalizzati a lungo;
  • aver assunto antibiotici ad ampio spettro;
  • aver assunto lunghi cicli di antibiotici;
  • aver assunto più antibiotici in associazione.

Il meccanismo alla base del fenomeno

Ma da cosa è causata la diarrea da antibiotici? Tutto ha a che fare con una disbiosi intestinale. Benché innocuo, questo fastidioso disturbo è legato al fatto che gli antibiotici – formulati per uccidere o neutralizzare i batteri patogeni causa delle infezioni – agiscono su tutti i batteri che incontrano nell’organismo, anche quelli utili e vantaggiosi che, dall’interno dell’intestino, presidiano la salute gastrointestinale. Con una concentrazione di miliardi di batteri per grammo di contenuto intestinale, il microbiota intestinale forma un ecosistema che, in condizioni normali, impedisce l’eccessiva proliferazione dei batteri patogeni che normalmente convivono con quelli buoni senza arrecare disturbi.

Quali batteri causano diarrea da antibiotici?

Gli antibiotici di fatto decimano i batteri utili che costituiscono il microbiota intestinale favorendo la proliferazione di batteri patogeni quale il Clostridium difficile, come capita nel 20 per cento delle diarree associate agli antibiotici. Ma non c’è solo questo. Anche altre specie batteriche (o anche fungine) possono causare disturbi da diarrea da antibiotici, quando il loro numero cresce: ad esempio lo Staphylococcus aureus, la Candida Spp o la Salmonella. In presenza di disbiosi intestinale si verifica anche un danno alla mucosa intestinale, che riduce la sua capacità di assorbimento degli acidi grassi, il che favorisce ulteriormente la diarrea.

L’uso dei probiotici insieme ai prebiotici

Come contrastare questo fenomeno? Assumendo probiotici, prima di tutto. Numerosi studi su adulti e bambini hanno ormai chiarito il meccanismo di azione per cui questi, assunti in combinazione con gli antibiotici o subito dopo il termine della terapia, sono in grado di ridurre l’incidenza della diarrea. Ad esempio ricerche condotte su anziani ricoverati in ospedale, trattati con antibiotici, ha evidenziato che i probiotici prevengono la diarrea nel 22 per cento dei casi. Altri studi hanno mostrato in particolare l’efficacia della somministrazione del lievito Saccharomyces boulardii, specie se affiancato a un’integrazione di altri nutrienti: le vitamine del gruppo B, e in particolare la vitamina B1 che contribuisce al fisiologico metabolismo energetico e alla normale funzionalità del sistema nervoso e la vitamina B6 che sostiene la funzione del sistema immunitario e del metabolismo energetico. Insieme ai probiotici è bene affiancare i prebiotici, proprio nel contesto della diarrea da antibiotici: questi ultimi forniscono infatti nutrimento ai primi e ne contribuiscono all’adesione alle pareti del grosso intestino. I prebiotici sono di fatto fibre: ne esistono diverse, proposte in combinazione ai probiotici, come la gomma di Guar parzialmente Idrolizzata e i frutto-oligosaccaridi.

Occhio alla nutrizione in presenza di disbiosi intestinale

Probiotici e prebiotici vanno assunti nel contesto di un’alimentazione sana. Quando sperimentiamo diarrea da antibiotici evitiamo caffè, tè e alcolici ma anche il cioccolato, i cibi fritti, i pomodori, i formaggi grassi e i salumi: questi, infatti, potrebbero peggiorare la sintomatologia. Al fine di ristabilire un fisiologico microbiota intestinale, preferiamo invece alimenti dalle proprietà antidiarroiche come il riso, che è ricco di amido, e in generale cibi facilmente digeribili che non interferiscano con le funzioni dello stomaco e dell’intestino ma che forniscano energia all’organismo affaticato. Preferiamo quindi spremute, frullati di frutta e di verdura: sono ricchi di vitamine e di liquidi, utili all’intestino. Il pesce è ottimo, così come le carni magre meglio se cotte con pochi grassi. La pasta va bene, magari condita con olio e parmigiano. Ultimo aspetto ma non meno importante, ricordiamoci di bere molta acqua: una buona reidratazione è fondamentale in presenza di diarrea perché serve per ripristinare i liquidi e i sali minerali persi.

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